
16 Gen Carta Elettronica del Docente: riconosciuto il bonus anche ai docenti precari
Docente assunto a tempo determinato alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito: diritto alla fruizione del beneficio economico di 500,00 euro annui mediante la “Carta Elettronica del Docente”
In totale accoglimento del ricorso presentato, gli avvocati dello studio legale LDV hanno ottenuto di recente pronuncia di condanna del Ministero dell’Istruzione e del Merito all’assegnazione alla parte ricorrente della “Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”, garantendo all’assistito il diritto al medesimo spettante.
In particolare, con tale sentenza il Tribunale ha condannato l’amministrazione all’ emissione, in favore del ricorrente, dei relativi buoni elettronici per il complessivo importo di euro 2.500,00 relativo agli ultimi cinque anni scolastici in cui egli ha ricoperto l’incarico di docente supplente fino al termine delle attività didattiche (30 giugno).
Con la recente sentenza del 27 ottobre 2023, che ha avallato quanto già precedentemente statuito dal Consiglio di Stato, dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nonché da numerose pronunce di merito nello stesso senso, i giudici di legittimità hanno riconosciuto discriminatoria e illegittima l’esclusione dei docenti precari dall’erogazione della cd. Carta del docente istituita con la Legge n. 107/2015 estendendo, conseguentemente, il diritto a fruire del beneficio di euro 500,00 annui previsti per l’aggiornamento e la formazione degli insegnanti anche in favore dei docenti precari assunti a tempo determinato.
Infatti, tali docenti possono avanzare ricorso per il riconoscimento della Carta Docente innanzi al Tribunale ordinario, chiedendo il riconoscimento di tale diritto.
Trova applicazione nel caso di specie la prescrizione quinquiennale ex art. 2948 c.c. n. 4 e dunque il docente potrà agire in giudizio per l’emissione in suo favore dei bonus elettronici relativi agli ultimi cinque anni scolastici o precedenti se interrotta la prescrizione con formale comunicazione scritta di messa in mora.
Ogni peculiare fattispecie e tipologia contrattuale (supplenze brevi o fino al termine delle attività didattiche, periodo di impiego continuativo o interrotto) deve essere attentamente valutata al fine di individuare la più idonea difesa in giudizio.
Per richiedere una consulenza in merito, si invitano le persone interessate a contattare lo studio legale ai recapiti presenti sul sito www.studiolegaleldv.it.